PREMIO VALERIO GENTILE
Pupi Avati premia i vincitori della XXV edizione del premio nazionale di narrativa 'Valerio Gentile' - VIDEO
Il Maestro ha dialogato con Antonietta Latorre prima di premiare le vincitrici Rachele Faggiani (sezione Romanzo Breve) e Maria Laura Piroddi (sezione Giovanissimi)
Fasano – La premiazione della XXV edizione del premio nazionale di narrativa “Valerio Gentile” si è svolta ieri sera, domenica 4 settembre, presso la sala ricevimenti del ristorante “Il Fagiano” alla Selva di Fasano. A fare gli onori di casa e presentare la serata Mariella Muzzupappa che ha tracciato un ricordo di vita e delle aspirazioni del giovane Valerio, strappato alla vita troppo presto, e introdotto gli interventi del sindaco di Fasano Francesco Zaccaria per un saluto istituzionale, del presidente della Fondazione “Valerio Gentile” Nicola Gentile, di Angela Schena della casa editrice Schena Editore, e di Antonietta Latorre, la vera anima della fondazione.
Padrino della serata il noto regista e scrittore Pupi Avati che ha tenuto a “battesimo” i giovanissimi vincitori del premio. Prima della premiazione, proprio il maestro ha dedicato qualche parola per la pellicola “Dante”, mostrandone il trailer in uscita nelle sale cinematografiche a fine mese, e ha presentato il suo libro “L'altra fantasia” (Solferino, 2021), da cui è tratto il film, incentrato sulla figura del Sommo poeta Dante Alighieri.
Nel romanzo Avati prospetta un medioevo diverso e attraverso le pagine del libro mostra una sorta di fil rouge, un “incontro” inaspettato tra Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio e lo stesso regista.
Nella sezione Giovanissimi il primo premio è andato alla scrittrice Maria Laura Piroddi, classe 2009, nata a Bari, con l'opera “Alla ricerca della felicità” con la seguente motivazione: “il trauma dell'abbandono attraverso la vicenda di un cane, voce narrante e protagonista, getta un'importante luce emotiva sulla condizione di molti bambini e adolescenti messi in disparte dalla nostra superficiale e spesso insensibile società. Stilisticamente l'uso di un lessico ricercato in relazione all'età dell'autrice risente però di alcuni indugi descrittivi. Complessivamente una buona organicità della narrazione guida il lettore lungo i passaggi cruciali”.
Di seguito si è svolta la premiazione della sezione Romanzo Breve con il maestro Pupi Avati che ha premiato Rachele Faggiani, di Tarquinia, con la pubblicazione “Più in fretta che posso”. Questa la motivazione del premio: “la tematica della persistenza dell'amore autentico a dispetto del tempo e delle contrarietà della vita è efficacemente declinata a partire da un'insolita amicizia, che farà propellente ad un imprevedibile ricongiungimento. Uno stile immediato e ben costruito fa scorrere la trama negli andirivieni tra passato e presente, tenendo il lettore in un'atmosfera sospesa e coinvolgente. Inoltre, non secondario risulta il motivo della cultura dei nativi americani e quindi di ogni minoranza etnica silenziata dalle culture dominanti”.
Al secondo posto si è classificato Carlos Maria Simone, di Milano, con l'opera “Riso sul sagrato” e al terzo posto Loris Avella, di Napoli con “Jennifer in disco”.
Appuntamento alla prossima edizione.
di Marica Mastrangelo
05/09/2022 alle 08:40:02
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